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Gli intellettuali nel labirinto del "secolo breve" rappresenta il nucleo attorno il quale si struttura la vasta riflessione di Norberto Bobbio la cui complessità si snoda lungo un tracciato nel quale l'ircocervo "giustizia e libertà" rappresenta l'ipotetico "filo rosso" che, nel transitare sotto traccia, attraversa la vita e l'opera del filosofo torinese saldando gli anni della Resistenza e della Liberazione a quelli disincantati della "guerra fredda". Dal dialogo con i classici, con i maestri, con gli amici alla definizione del compito della filosofia nell'orizzonte di una pacifica e civile convivenza, dalla determinazione dell'identità inquieta degli intellettuali alla delimitazione dei confini della "politica della cultura", dalla difesa di una democrazia sempre in fieri, alla costruzione di una pace perpetua, dal richiamo a un laicismo etico e politico alla fondazione di un federalismo europeo, i grandi temi che caratterizzano la riflessione di Bobbio s'iscrivono tutti all'interno di un disegno complessivo che mette a nudo luci e ombre dell'"ideologia europea", gli applauditi trionfi e la nostalgica decadenza.